Il 2018 è l’anno in cui dovete iniziare ad ascoltare i podcast. Ecco perché.
Come, quando e quali podcast ascoltare
Ho una nuova ossessione (strano!). Si chiama “podcast” e voglio spiegarvi perché secondo me dovrebbe diventare anche la vostra prossima fissazione.
Non è di certo un’invenzione delle ultime ore. Anzi, la nascita dei podcast viene fatta risalire più o meno alla metà del decennio 2000–2009. Da allora, questo strumento di comunicazione ha vissuto fasi alterne di popolarità, con un notevole e recente “ritorno di fiamma”.
Soprattutto negli Stati Uniti, negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom nella proliferazione di nuovi podcast e un generalizzato aumento di utenti/ascoltatori. Per alcuni episodi dei podcast più in voga si stimano addirittura decine di milioni di download e ascolti.
I tempi potrebbero essere ormai maturi per un’altrettanto solida diffusione di questo mezzo di comunicazione anche in Italia e, per portarmi avanti, ho pensato di scrivere una mini-guida per chi non ha ancora molta familiairtà con i podcast. Che cosa sono, come funzionano, quando, come e perché ascoltarli e (soprattutto) quali ascoltare per iniziare.
Che cosa sono i podcast
Il termine podcast deriva da ciò che ne ha permesso l’iniziale diffusione: da un lato l’iPod di Apple, ossia il dispositivo portatile per l’ascolto di musica, da cui deriva “pod”, dall’altro la possibilità di creare e pubblicare in autonomia una sorta di programmazione dei contenuti, in inglese “cast”. Si tratta dunque di un sistema che, sfruttando i feed RSS, permette di pubblicare file audio (e oggi sempre di più anche in video) in serie.
Nella maggior parte dei casi, infatti, i podcast sono composti da vari episodi che raccontano una storia o che afferiscono a uno stesso tema. In passato (e in buona parte ancora oggi, basta guardare le classifiche) in Italia i podcast sono stati utilizzati soprattutto per rendere disponibili online le puntate di programmi radio (già trasmesse tramite canali più “tradizionali”). Io stesso ne sono “colpevole”, visto che pubblico settimanalmente i podcast della nostra trasmissione radio Pazzesco e che potete trovare su iTunes.
I podcast più interessanti, tuttavia, sono quelli che sono nati appositamente per questo formato e che, di solito, approfondiscono temi d’attualità, raccolgono consigli e suggerimenti pratici o, più semplicemente, raccontano storie.
Prima di dare qualche consiglio su cosa ascoltare, vale la pena rispondere a un’altra domanda: dove trovo il tempo per mettermi ad ascoltare i podcast?
Quando e perché ascoltare i podcast
L’idea che mettersi ad ascoltare i podcast rubi più tempo rispetto ad altre attività oppure la sensazione che ci siano meno occasioni in una giornata per farlo è completamente sbagliata. Come dimostra questo grafico che confronta le situazioni in cui le persone leggono articoli e quelle in cui si possono ascoltare i podcast, quest’ultime sono decisamente più frequenti.
Mentre la lettura è un’azione che richiede una condizione di relativa tranquillità (ad esempio sul divano a casa, oppure in una pausa lavorativa in ufficio, o ancora sull’autobus durante il tragitto casa-lavoro), gli audio possono essere ascoltati in tutte queste situazioni, ma anche in altre in cui si hanno le mani e gli occhi impegnati in altre attività. Si tratta ovviamente di attività meccaniche, che non richiedono concentrazione, ma sono comunque molteplici: dall’attività sportiva (corsa, bici, palestra), alle faccende domestiche (pulire, lavare i piatti, cucinare), senza dimenticare che potenzialmente qualsiasi spostamento, lungo o breve che sia, può trasformarsi in un’occasione d’ascolto. Ossia un’occasione di crescita, apprendimento, divertimento o qualunque altra cosa vi susciti il podcast che state ascoltando.
Come e dove ascoltare i podcast
Le modalità di ascolto dei podcast sono numerose. Le piattaforme di riferimento sono soprattutto Spreaker, raggiungibile via web, ma anche tramite le app per smartphone dedicate (iOS e Android) e iTunes / Apple Podcast. In tempi più recenti anche Spotify e Google Play (anche se in Italia non è ancora disponibile) hanno aperto la sezione “podcast”.
Una volta capito perché, quando e come ascoltare i podcast, non ci rimane che capire che cosa ascoltare.
I miei consigli per l’ascolto
Ho cercato di raccogliere i titoli che fino a oggi mi hanno più colpito e appassionato. Sono principalmente in italiano, tranne due eccezioni.
Serial
Serial è la prima di queste eccezioni, in lingua inglese. Negli Stati Uniti è diventato un vero e proprio fenomeno di culto ed è stato alla numero uno della classifica dei podcast iTunes per lungo tempo. La prima stagione, lanciata nell’ottobre 2014, racconta in 12 puntate la storia dell’omicidio di uno studente di college di 18 anni. La seconda, terminata a marzo 2016, narra la vicenda di un soldato americano tenuto prigioniero dai Talebani per cinque anni e successivamente accusato di diserzione.
La ricetta vincente di Serial è il connubio pressoché perfetto tra storytelling e approfondimento giornalistico. La potete ascoltare a questo link.
Dagli stessi creatori di Serial, nel 2017 è stato lanciato S-Town, un’altra serie con un approccio molto simile e già acclamata da pubblico e critica.
Una terza stagione di Serial è invece prevista per la prima parte del 2018.
Da Costa a Costa
Mi ha tenuto compagnia per buona parte del 2017 con l’appuntamento settimanale che ogni sabato si è alternato con l’omonima newsletter. A cura di Francesco Costa, nasce con l’obiettivo di raccontare i principali avvenimenti della politica americana, approfondendoli ben oltre quanto siamo normalmente abituati a leggere o sentire sui mezzi di informazione più tradizionale, dando all’ascoltatore gli strumenti per capire a fondo che cosa sta succedendo oggi nell’America di Donald Trump.
Purtroppo Da Costa a Costa è terminato, come previsto, con la fine del 2017. Nulla però vi vieta di recuperarne le puntate, su Apple Podcast o su Spreaker.
Risciò
Se vi è piaciuto Da Costa a Costa, non potete fare a meno di seguire Risciò. Questo podcast vi porterà in un viaggio virtuale a bordo di un risciò alla scoperta (e alla comprensione) della Cina e di cosa significano oggi, anche per l’Occidente, i cambiamenti che stanno avvenendo a livello politico ed economico nella Repubblica Popolare Cinese.
Le voci in questo caso sono due, Giada Messetti e Simone Pieranni, e cercano di rispondere ad alcune interessanti domande: chi è l’uomo che guida oggi la Cina? Perché i Cinesi si stanno comprando il calcio europeo? Che cos’è la nuova Via della Seta? Perché la Cina è sempre più presente in Africa?
Al momento sono state pubblicate le prime cinque puntate, le trovate anch’esse su Apple Podcast e su Spreaker.
Equilibrio Digitale
Equilibrio Digitale condivide con Da Costa a Costa e Risciò non solo il mio apprezzamento, ma anche la produzione a cura di Piano P, la piattaforma italiana di podcast giornalistici (che vi invito a seguire).
Si tratta del podcast di Luca Conti dedicato alla tecnologia, o meglio, al suo utilizzo consapevole ed equilibrato. In altre parole: come possiamo sfruttarla al meglio senza diventarne schiavi. Ragionamenti sulla stessa falsa riga dell’idea da me già esplorata, ad esempio, di ridurre la dipendenza da notifiche.
La prima parte del podcast, composta da quattro puntate, è stata pubblicata nel 2017 (Apple Podcast | Spreaker). La seconda parte dovrebbe arrivare nel 2018.
Veleno
Realizzato da Pablo Trincia e Alessia Rafanelli per La Repubblica, Veleno affronta un tema delicato: le accuse di violenze sui minori. Lo fa raccontando un caso di cronaca iniziato nel 1993 che ha coinvolto alcuni bambini (e le loro famiglie) tra Massa Finalese e Mirandola, in provincia di Modena.
Fra accuse di molestie, sospette violenze, riti satanici, allontanamenti, indagini, processi, suicidi, l’obiettivo del podcast è in realtà quello di presentare all’ascoltatore tutte le sfumature di una vicenda molto più complessa di quanto potrebbe apparentemente sembrare.
Se si chiudesse un occhio su alcuni scivoloni in tipo “stile Le Iene”, potrebbe essere considerata la nostra versione (ridotta) di Serial. Si ascolta anche su Apple Podcast e su Spreaker.
RuPaul: What’s the Tee? with Michelle Visage
Ogni settimana RuPaul e la sua BFF Michelle Visage intrattengono amabili chiacchierate di circa un’ora su temi relativi alla cultura pop, lifestyle e consigli di vita, spesso insieme a ospiti famosi e pazzeschi.
What’s The Tee? è un esempio di altra tipologia di podcast rispetto ai precedenti, meno storytelling e più “tè delle 5 con le amiche”. Ideale per trascorrere del tempo in leggerezza (Apple Podcast).
Festicast
Non potrei parlarne male, visto che Festicast è un podcast realizzato dal sottoscritto insieme ad Alessandro Casalani. Il tema è il Festival di Sanremo ed è stato pensato come un modo per accompagnare appassionati e non all’edizione 2018 che inizierà martedì 6 febbraio.
Siamo andati a scavare negli archivi della Kermesse partendo dal momento in cui è nata, fino ad arrivare ai Festival più recenti condotti da Carlo Conti. L’obiettivo è stato quello di mettere assieme curiosità, aneddoti, i più grandi successi e i più grandi flop, le polemiche e i momenti trash della manifestazione canora più seguita in Italia.
I nuovi episodi saranno pubblicati ogni lunedì fino all’inizio del Festival di Sanremo 2018. Lo trovate su Apple Podcast e su Spreaker.
Conoscevate già questi podcast? Se avete provato ad ascoltarli, fatemi sapere se vi sono piaciuti. Ma soprattutto, visto che è utile avere sempre nuovi podcast da ascoltare, fatemi sapere i vostri consigli!