Ha senso comprare un Apple Watch?
Breve elenco dei motivi per acquistarlo e delle applicazioni utili che non possono mancare sullo smartwatch di Apple
Ho investito queste settimane trascorse nell’attesa dell’annuncio del nuovo Apple Watch (per un motivo ben preciso, di cui parlo tra poco) per riflettere su una domanda non banale: “Andrea, ti serve davvero un Apple Watch?”. La ricerca della risposta mi ha riportato indietro nel tempo fino al mio primo smartwatch (che non aveva nemmeno il marchio della mela morsicata), per poi tornare nel presente e cercare di capire a chi può essere utile questo dispositivo e come. Mi sembrava un peccato non condividere questo piccolo viaggio (mentale) che ho fatto, magari potrà essere utile a convincere qualcun* a (non) acquistare quello che non capisco perché
tutti quanti continuano insistentemente a chiamare “iWatch”.
Quasi 10 anni di smartwatch al polso
Era il 2012. Su Kickstarter era stata lanciata una campagna di crowdfunding per realizzare uno dei primi smartwatch: si chiamava Pebble, era stato ideato per essere compatibile sia con iOS sia con Android, aveva uno schermo in bianco e nero ed è inutile dire che attirò subito la mia attenzione. Quell’oggetto molto plasticoso all’inizio permetteva di ricevere le notifiche e poco altro, finché qualche mese dopo arrivarono le app sviluppate da terze parti aprendo a qualche nuova funzionalità. Ovviamente io non potevo non farlo…